L'agricoltura
che ha rappresentato nel tempo una delle principali fonti di sopravvivenza
dell’arcipelago eoliano, ed in alcuni settori anche di guadagno, è oggi
ridotta ai minimi termini. Così come evidenziato nel libro "Verdi
Eolie", edito nel contesto del Piano d’azione locale predisposto dal
Gruppo d’azione locale "Leader II Eolie", essa è quasi del tutto
scomparsa in cinque isole su sette e sopravvive soltanto a Lipari e Salina. In
quest’ultima isola, fra l’altro, vigneti, capperi ed oliveti continuano a
rappresentare non solo un segno caratteristico del paesaggio, ma anche un’attività
economica significativa. Non per niente capperi e malvasia vengono esportati e
degustati in tutto il mondo. Una sana economia dalle gradi potenzialità che
comunque potrebbe e dovrebbe crescere ancora. Partendo da questi presupposti
il GAL "Leader II Eolie" ha puntato sin dall’inizio ad un salto di
qualità della produzione agricola delle isole. In questo contesto, ed in
particolare nel campo dell’olivicoltura, si deve registrare il tentativo di
far decollare l’ennesima iniziativa. Infatti, anche se la produzione di
olive si è notevolmente ridotta nel tempo, al punto da portare
inevitabilmente alla chiusura dei frantoi eoliani, il presidente del GAL
dottoressa Ersilia Pajno non vuole rinunciare a priori alla possibilità che
gli agricoltori dell’arcipelago possano continuare a produrre in proprio, e
senza estenuanti e costosissimi viaggi sulla costa siciliana, un discreto
quantitativo di quell’olio sano e genuino che in un recente passato era
apprezzato sulla tavola eoliana e non solo in quella. "Grazie alla
disponibilità di una ditta toscana, specializzata nel settore - ha dichiarato
la dottoressa Pajno - stiamo lavorando ad un progetto che ci consentirebbe, in
occasione della prossima Sagra del vino e del pane di Pianoconte, in programma
a novembre, di portare sull’isola una macchina, una specie di frantoio in
miniatura ma molto efficiente, in grado di soddisfare le esigenze dei nostri
agricoltori. Sarà effettuata una dimostrazione pratica con questa macchina
che è in grado di lavorare 100 kg. l’ora di olive". Nel contesto di
questa iniziativa che, come anticipato, mira a fornire un adeguato supporto
agli agricoltori eoliani, rientra anche un incontro che si intenderebbe
realizzare fra gli stessi agricoltori e i componenti di associazioni
specializzate nella ricerca di forme di incentivi e finanziamenti.
A cura di Salvatore Sarpi
(Consulente redazione del GAL "Leader II EOLIE")