Con
più di 600 varietà che continuano a formare ibridi, il migliore
modo di scegliere una buono pianta di monta è farsi guidare dal
profumo piuttosto che dal nome
Nella
mitologia greca, Mentha era una ninfa amata da Plutone che la trasformò
in pianta profumata perché sua moglie, gelosa, era intervenuta
con decisione. Da sempre la menta è altamente apprezzata ed il
suo valore è sottolineato dal riferimento biblico, secondo cui
i Farisei pagavano le decime della menta. Gli Ebrei la spargevano sui
pavimenti delle sinagoghe e l'uso venne ripreso secoli dopo in Italia
per le chiese, dove è chiamata "erba di Santa Maria".
La menta è simbolo di ospitalità e sotto questo aspetto
è citata dal poeta latino Ovidio che narrò la favola di
due contadini, Filomena e Banci, che strofinarono con la menta la tavola
di servizio prima di dar da mangiare agli ospiti divini, Giove e Mercurio.
Il botanico inglese John Gerard nel 1957 amplia l'argomento e riferisce
che si usava spargerla nei luoghi di divertimento e di riposo, dove si
facevano feste e banchetti. 1 Romani aromatizzavano con la menta anche
vini e salse. In Giappone, il rinfrescante e ristoratore profumo della
menta era talmente apprezzato che la gente si adornava di sfere preziose,
riempite di foglie. Molte varietà di menta furono introdotte in
Europa dal IX secolo. In tutto il mondo islamico si ha un vero culto per
questa pianta, ne fanno uso tutti; gli abitanti della Casbah spesso ne
portano un sacchettino al collo per proteggersi dai parassiti e nei fantastici
palazzi dagli splendidi pizzi marmorei, lo sceicco e le sue donne se ne
servono quale pegno d'amore e d'amicizia, ma sia il povero mendicante
sia il principe potente ne apprezzano grandemente il the profumato, dagli
indubbi poteri afrodisiaci.
Dopo aver trattato un po' della storia di questa profumata erba parliamone
dal punto di vista farmacobotanico, ossia dell'uso che da essa si trae
come pianta medicinale in generale, in particolare come la menta è stata utilizzata dalla tradizione siciliana come erba officinale. La menta
è coltivabile in casa è può essere esposta sia a
mezz'ombra che al sole, in un terreno umido, ben drenato, alcalino, ricco
di elementi nutritivi. Occorre sfoltire e trapiantare a 30 cm di distanza,
in larghi vasi per contenere le radici infestanti. Le foglie si raccolgono
nei mesi estivi, poco prima della fioritura e possono conservarsi facendole
essiccare, congelare o mettendole in infusione in olio e in aceto. La
menta è un'erba perenne dal rizoma legnoso, appartiene alla famiglia
delle Labiate, le foglie sono opposte, ovali e dentellate, i fiori bianchi
o rosati, raggruppati in piccole pannocchie in cima agli steli. Essa ha
innumerevoli proprietà farmacologiche; intanto è sempre
risaputo che è un afrodisiaco gli Inglesi importarono dalle loro
colonie l'uso della menta nella preparazione di salse, in tutta l'Asia
infatti è un ingrediente importantissimo per la preparazione del
cibo. Stimola l'apparato digerente, è un sedativo del sistema neuro-vegetativo,
fin dal 17' secolo in Sicilia è stata utilizzata come rinfrescante
in caso di febbre alta. In particolare dalla menta verde o dalla menta
Piperita, venivano estratte goccie di olio essenziale da inalare o versare
sul fazzoletto per curare il raffreddore. Inoltre si otteneva un infuso
digestivo da sorseggiare caldo contro flatulenza e singhiozzo. Nella Sicilia
sud orientale le nostre nonne la usavano anche come tonico generale prendendo
un pizzico di poi vere di foglie in un cucchiaino di miele oppure ne traevano
un infuso con sei pizzichi di menta e sei di rosmarino in un litro di
acqua bollente. La sera prima di addormentarsi, per ottenere un effetto
sedativo, ne facevano un decotto con cinque pizzichi di foglie e di fiori
in un litro d'acqua. La menta è leggermente analgesica, antisettica
e riduce i gonfiori.
Perciò viene utilizzata anche per fare bagni alle mani screpolate
e ai piedi usandola con le stesse proporzioni di un decotto. Ritornando
alla nostra terra, in Sicilia, vari sono gli usi, per esempio le foglie
vengono macerate in olio e massaggiate sulle parti colpite da emicrania,
nevralgie facciali, dolori reumatici e muscolari specie d'inverno. Le
foglie fresche od essiccate vengono sparse intorno al cibo per tenere
lontani i topi; strofinate su un nuovo alveare per attirare le api. Gli
agricoltori la coltivano spesso vicino alle rose per allontanare gli gli
afidi. Certo è anche vero che oggi giorno ci sono i farmaci sviluppati
in laboratorio e prodotti attraverso
dei processi chimici, per curare o arrestare certe malattie, per alleviarne
i sintomi, attenuare il dolore e fornire altri benefici. Ma non dobbiamo
dimenticare che in questa definizione rientrano anche le erbe officinali
che hanno dato origine a una medicina naturale: la fitoterapia riconosciuta
dal corpo medico come una medicina a tutti gli effetti. I suoi prodotti
potenzialmente non dannosi possono essere ottenuti in farmacia anche senza
la ricetta medica e non provocano dipendenza nella persona che li assume.
La menta, con le sue molteplici varietà, in particolare la menta
Piperita, entra a far parte delle piante officinali, i suoi medicamenti
non sono aggressivi e soprattutto non danno origine a effetti secondari
così come non avviene per tutte le altre piante medicinali.
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