E'
difficile trovare una simbiosi perfetta tra arte e natura, tra paesaggio
e cultura, tra gastronomia e tradizioni. In Sicilia ciò è
possibile. E' nel suo grembo che si trova lo scrigno più prezioso,
più ospitale: il comprensorio del parco delle Madonie ricco di
vita, colori e storia, dove la forza spirituale di un popolo mai arresosi
ai soprusi feudali è presente e sì respira ovunque. Queste
montagne calcaree dalle spiccate caratteristiche carsiche, ammantate da
faggi, noccioli, sughere e macchia mediterranea, offrono un paesaggio
particolarmente vario. Uscendo dall'autostrada "A19" CT-PA,
Tre Monzelli, s'incontrano via via i paesi medievali incastonati come
pietre preziose tra i monti: Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia
Sottana e Soprana, Gangi e Geraci Siculo. Tralasciando Polizzi di cui
ci occupiamo specificatamente in questo numero, rivolgiamo la nostra attenzione
a Castellana Sicula. A 765 m s.l.m. è divisa in tre frazioni: Castellana
centro, Calcarelli e Nociazzi a m. 1000. La Chiesa Madre è dedicata
a S. Francesco di Paola, suggestiva la Grotta dei Vecchiuzzo, una caverna
preistorica sacra per riti misteriosofici e d'iniziazione. Petralia Sottana
m 1000, domina imponente un ampio territorio fitto di boschi. Il centro
è fiancheggiato da interessanti palazzetti nobiliari. La
P.za Umberto I è dominata dalla Chiesa Madre dedicata all'Assunta
con portale tardo gotico del sec. XVI che si affaccia sulla valle dell'Imera
e sul monte S.Salvatore. A Petralia Soprana m 1147, l'arco
ogivale di "porta Seri", testimonia la presenza
di un'antica cinta muraria. Nella Biblioteca comunale è possibile
vedere preziosi volumi, incunaboli e manoscritti. A P.zadel Duomo la Chiesa
Madre con il portico a colonne binate dedicata ai SS. Apostoli Pietro
e Paolo. La Chiesa del SS. Salvatore costruita su un'antica moschea ha
tra i suoi gioielli un crocifisso di Fra'Umile di Petralia. Da non perdere
la sagrestia della Chiesa di S. Maria di Loreto e l'attigua terrazza dei
Belvedere dove si può apprezzare uno stupendo panorama. Gangi
m 1011 adagiato sul monte Marone, è la testimonianza più
incisiva dell'amore dei suoi abitanti nel voler conservare contro ogni
legge dei tempo, gli usi e i costumi di una civiltà senza pari.
La strada più rappresentativa è C.so Umberto I. Nella
Chiesa Madre preceduta dalla Torre dei Ventimiglia è da non perdere
il "Giudizio Universale" di Giuseppe Salerno. Bella la passeggiata
per le viuzze dei paese, che consente la scoperta di angoli suggestivi.
L'ultimo anelito di questo spettacolare viaggio tra storia e natura ci
porta a Geraci Siculo m 1077, detto anche "bevario saraceno"
per l'acqua ritenuta ricca di qualità terapeutiche. La
Chiesa Madre è dedicata alla Madonna della Neve dove è possibile
visitare il ricco tesoro: preziosi calici, reliquari e paramentì
sacri. Se resta
tempo, si consiglia un giro a Piano Battaglia fornito di impianti di risalita
e Piano Zucchi, dove si trovano numerose aree attrezzate immerse in una
splendida vegetazione. Visitare il comprensorio delle Madonie significa
anche scoprire nuovi orizzonti gastronomici.
I piatti più rinomati, ricchi di gusto e di profumi raccontano
l'antico e genuino sapore dei prodotti della terra. Particolarmente
invitante è l'antipasto madonita a base di formaggi tipici, sanguinaccio,
interiora con cipolla, funghi, peperoni e l'immancabile caponatina. Come
primi spaghetti ai funghi e rigatoni agli asparagi. Per secondo è
d'obbligo l'arrosto misto alla brace, dolce tipico "u sfogghiu"
di nocciole
e formaggio.
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