L'uomo e la terra, entrambi vecchi quanto il mondo, vivono un rapporto che si perde nella notte dei tempi. Questo itinerario ci farà scoprire la vera essenza di un legame così profondo e sofferto, fatto di ataviche paure dove la terra è per l'uomo al tempo stesso la peggiore nemica o la migliore amica. Il comprensorio dell'ennese è un mondo semplice e senza età, fatto di fatiche, di rassegnazione. Nell'ennese, i contadini ancora oggi escono all'alba e rientrano al calar del sole. Questa zona, ricoperta da ulivi, mandorli e vasti campi di grano, offre un paesaggio dalle tinte calde e mutevoli. Uscendo dall'autostrada "A19" CT-PA, svincolo "Catenanuova" si percorre la SS 121. Catenanuova, un piccolo centro agricolo a 170 m s.l.m., organizzato su una maglia ortogonale intorno alla Chiesa Madre. Continuando per la SS 121, si raggiunge Regalbuto di cui ci occupiamo nel presente numero. Il lago di Pozzillo si trova a pochi km dal paese. Quando è completamente pieno si formano due isolotti dove in estate si disputano varie gare sportive. L'antica città sicula Agyrion (oggi Agira), patria dello storico Diodoro Siculo è inerpicata ad anello su un monte a 650 m s.l.m.. In Sicilia accolse per prima il culto di Ercole. Alla sommità del monte il castello domina il paese. La Chiesa di S. Salvatore costruita in un ex sinagoga ebraica conserva all'intemo numerose tele di pregevole fattura. Il centro è fiancheggiato da interessanti palazzetti nobiliari. La P.za Roma è dominata dalla Chiesa S.Maria Maggiore con portale tardogotico. La Chiesa S. Margherita, si dice costruita su un'antica moschea, ha un alto campanile di matrice islamica. Patrono del paese è S. Filippo il Siriaco e la chiesa a lui dedicata ha tra i suoi gioelli un crocifisso di Fra' Umile di Petralia,laMadonnaintrono fra i SS Basilio e Benedetto e la Madonna di Monserrato, tele di Giuseppe Velasquez. Da non perdere la visita alla sagrestia e alla cripta che conserva la statua di S. Filippo di Giambattista Amendola. Uscendo da Agira, riprendendo la SS 121, si giunge a Nissoria, piccolo centro a 691 m s.l.m. Conserva opere di straordinario valore artistico la Chiesa Madre. Leonforte a 503 m s.l.m., fu fondata da Branciforti e nella P.za omonima si affacciano la scuderia del principe ed il palazzo baronale, la Chiesa di S.Giovanni Battista, all'interno della quale una tela raffigurante la cacciata dei mercanti dal tempio. La monumentale Granfonte con i suoi tanti cannoli ha perso per l'incuria la sua originaria bellezza. Conclude l'itinerario Calascibetta, inunagine quasi virtuale di Enna, a 691 m s.l.m.. Può definirsi un centro mediovale dall'etimo arabo. Da non perdere la passeggiata per i numerosi vicoli del paese, che consente la scoperta di angoli ancora oggi tipicamente musulmani. La strada principale è via Conte Ruggero che ha inizio dalla Piazza Umberto 1 ai cui lati si trovano palazzetti nobiliari dei XVII e XVIII sec. Nella Chiesa Madre è possibile visitare il ricco tesoro tra cui una bibbia di scrittura gotica del 300. Nei dintorni del paese sono stati ritrovati numerose necropoli databili dal IX al V sec. a.C. Infatti a circa 5 km dall'abitato nella località Realmese è stata scoperta la sede di una necropoli protostorica, ricca di circa 300 tombe a forno dei VIII a.C. In Contrada Malpasso si trova un'altra necropoli con 5 tombe a grotticella a più ambienti dei 2000 a.C. |