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Piante Medicinali
La Fitoterapia è diventata di uso corrente e quindi è necessaria una
corretta informazione, poiché spesso vengono ignorati alcuni principi
fondamentali che sono invece indispensabili affinché le piante medicinali
non siano né inutili né dannose. Specialmente per chi si avvicina per la
prima volta ai rimedi che la natura dispone per aiutare l'uomo a guarire
dalle sue malattie. Innanzitutto non bisogna credere che le piante
medicinali siano innocue, per trarne il massimo beneficio è fondamentale non
alterarne le formulazioni e non eccedere oltre le quantità prescritte.
Inoltre è indispensabile essere sicuri della serietà dell'erborista a cui ci
si rivolge, affinché le erbe siano fresche e quindi ricche di tutte le
qualità terapeutiche. Un'erba vecchia, o peggio tarlata o avariata, non sono
non ha più effetti curativi ma può provocare pericolosi fenomeni di
intossicazioni.
Bisogna stare molto attenti alle sofisticazioni e ricordarsi che tutte le
piante non sono associabili fra loro, a causa delle singole reazioni
chimiche che, nella migliore delle ipotesi, neutralizzano le rispettive
proprietà e nella peggiore ipotesi causano effetti nocivi all'organismo. t
bene che le cure vengano fatte con il controllo di un medico, purché egli
non sia ostile alla fitoterapia. In ogni caso è importante la diagnosi
medica della malattia e il controllo con le opportune analisi. Per quanto
riguarda la durata della cura, bisogna ricordarsi che le terapie vegetali
sono più lente nei loro risultati rispetto alle terapie chimiche, ma in
compenso le erbe presentano il vantaggio, non indifferente, di non avere
effetti collaterali. Ad esempio, una cura per la pelle, non limita il suo
effetto all'epidermide come potrebbe essere per natura chimica (spesso a
base
di antibiotici) ma coinvolge nella depurazione anche fegato, reni,
polmoni, pancreas, ecc.; con il risultato che il beneficio si ripercuote su
tutti gli organi. In linea di massima una cura depurativa deve durare un mese e va ripetuta un paio di volte l'anno. Infine va detto che le erbe non
fanno miracoli, ma spesso per il loro effetto lento e capillare, possono
arrivare dove la medicina tradizionale si deve arrendere, la nostra
esperienza personale ci dice che a volte, quando i malesseri resistono a
qualsiasi terapia, una buona cura disintossicante a base di piante
medicinali può restituire la gioia di vivere.
Consigli pratici
Una tisana curativa deve essere bevuta preferibilmente prima dei pasti, o a
stomaco vuoto, salvo altre prescrizioni.
Come preparare una tisana
I metodi di preparazione delle tisane sono fondamentalmente due: infusioni e
decozione.
I decotti
prepararli basta porre le droghe nell'acqua di un recipiente provvisto dì
coperchio e far bollire il tutto. Il tempo richiesto è 5 minuti di
ebollizione per fiori, sommità fiorite, piante intere e foglie, e 10-20
minuti per cortecce, radici e legno. A questo periodo devono seguire 10
minuti di infusíone a fuoco spento. Le dosi da rispettare sono 2-5 grammi di
droga per 100 grammi di acqua.
Gli infusi
Per preparare un' infuso dovete versare acqua bollente sulle droghe da cui
volete estrarre i principi attivi.
Questo procedimento è adatto nel caso siano utilizzati fiori e foglie. Le
dosi che riguardano le erbe essìccate variano a seconda del loro tipo e
dell'uso ché se ne deve fare, normalmente il recipiente deve essere di
terracotta, terracotta verniciata o vetro, Per dolcificarle usate sono miele
e non zucchero.
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