|  | All'estremo Nord della città di Messina, si apre al visitatore un antico 
	quartiere che molto ha conservato del suo grande passato nelle abitudini e 
	tradizioni: è il borgo del Ringo.
 
     L'abitato si adagia in linea retta sulla 
	grande arteria del Viale della Libertà, proprio davanti ad uno dei più bei 
	litorali sullo Stretto, e lo spettacolo che offre con il mare che abbraccia 
	la costa calabra, è uno fra i più singolari e suggestivi al mondo. Il Ringo, 
	borgo marinaro per antonomasia, un tempo fu dimora esclusiva di pescatori 
	che, da quelle acque, traevano la fonte per la loro sussistenza. A tutt'oggi, 
	se si è soliti passeggiare per le stradine retrostanti, è facile imbattersi 
	in sparuti gruppetti di uomini intenti ad armeggiare, con una certa 
	familiarità, reti e nasse da pesca, proprio sugli usci delle loro case. 
	Piccole dimore queste, logorate dal tempo e dalla salsedine, e che 
	silenziosamente ci parlano ancor oggi di una vissuta quotidianità con il 
	mare.Parte del Ringo agli inizi degli anni Sessanta. 
		Messina, collezione privata.|  | 
 
     Ringo, l'antico nome del borgo, rimanda al lemma "ARINGO", 
	tradizionale francesismo che palesa l'atto dell'allinearsi, dello 
	schierarsi, per l'appunto dell'ARRINGARSI dei cavalieri nei tornei. Tutto 
	ciò ci fa pensare che, in tempi passati, il piccolo quartiere fosse una 
	sorta di lunga pista in terra battuta, generosamente atta e idonea a 
	gloriose giostre. Poi, proprio nel mezzo di questo ridente litorale, 
	divenuto negli anni un'incalzante susseguirsi di moderni palazzi, troviamo 
	la chiesetta (esemplare gioiello dell'abitato) di "Gesù e Maria del Buon 
	Viaggio". Il piccolo edificio sacro è mirabile nel suo prospetto di color 
	giallo zafferano, e la vetusta facciata si apre poi allo sguardo con due 
	bellissime statue (appunto quelle di Gesù e Maria) che si stagliano dal 
	fondo delle loro rispettive nicchie. Nata come luogo di culto dei pescatori 
	della zona, che si raccomandavano con devozione alla "Madre Celeste" prima 
	di intraprendere il mare, a tutt'oggi custodisce gelosamente 
questa 
	tradizione.Veduta aerea del Ringo con la chiesa di Gesù e Maria 
		del Buonviaggio negli anni Ottanta (fotografia di Saro Armone).|  | 
 
		
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			| Messina, Chiesa di Gesù e Maria 
			del Buonviaggio al Ringo, prospetto (1999).
 | Simulacro della Madonna del 
			Buonviaggio, inizi sec. XX |  Da ciò viene infatti il nome di "Madonna del Buon Viaggio", che 
	da sempre amorevolmente protegge i suoi figli messinesi. Qui, al Ringo, 
	anche nei mesi più freddi dell'anno, un mare argenteo sovente accarezzato 
	dai raggi del sole, ondeggia dolcemente nella baia antistante, allargandosi 
	poi in mille pagliuzze d'oro. Ecco che allora, nibbii e colombelle marine si 
	levano nell'aria in larghi voli, e di seguito è facile poi ascoltarne in 
	lontananza anche il loro garrire. Così, quasi senza avvedersene, il canale 
	dello Stretto, diviene un passaggio di luci ed emozioni, di sentimenti 
	leggeri e di infinito. E' bello infatti poter riscoprire in una parte della 
	nostra Sicilia, un borgo più a dimensione d'uomo. Un luogo che, appena 
	"respirato", induce a quella serenità tanto perseguita ai nostri giorni, e 
	che si fa poi silenziosamente una culla dell'anima. Ecco, in questa 
	atmosfera un pò sospesa e magica, e che costantemente odora di salmastro, è 
	il Ringo.
 
 Le foto sono tratte dal Libro: La Chiesa di Gesù e Maria del Buonviaggio al 
	Ringo, edito nel 2000. L'immagine di copertina cioè la barca sul mare è 
	stata realizzata da ignoto pittore messinese, sec. XIX, Ex-voto (25 febbraio 
	1877).
 
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