|
Chi non vorrebbe acquistare cibi di qualità prodotti nel rispetto
dell'ambiente? Sono state una trentina le aziende agricole biologiche, trentine
ma non solo, che hanno provato a rispondere con le loro offerte durante la
fiera “Fa' la cosa giusta! Trento”, che si è tenuta dal 31 ottobre al 2
novembre.
Presso le strutture di Trento Fiere in via Briamasco 2, è stato possibile
conoscere ed acquistare prodotti tipici di montagna (e non) oltre a
scoprire un mondo, quello del biologico, che spesso rimane nascosto da certe
abitudini di consumo un po' standardizzate a cui la grande distribuzione ha
abituato i consumatori.
Ci sono state, per esempio le castagne prodotte dall'azienda agricola di Carlo Chiarani sulle montagne di Drena, vicino al lago di Garda, le mele prodotte
nei pressi di Pergine Valsugana dall'azienda di Alessandro Petri, che si
impegna nella
reintroduzione
in commercio di varietà di mele “dimenticate” dalla produzione che punta a
quelle richieste dal mercato.
Uno dei fiori all'occhiello della mostra mercato è stata la Cantina Torboli di
Tenno, sulle colline vicino a Riva del Garda, che ha proposto al pubblico i
suoi vini, biologici e senza solfiti, che affiancano all'utilizzo di uve da
agricoltura biologica, una particolare lavorazione che garantisce la
conservazione del vino anche senza l'aggiunta dei solfiti, che ne alterano
il sapore e ne peggiorano la qualità.
Alla fiera “Fa' la Cosa Giusta! Trento”, dove oltre alla sezione dedicata
all'agricoltura biologica è stato possibile trovare pannelli solari e prodotti
per il risparmio energetico, vestiti e detersivi ecocompatili, proposte di
finanza etica e turismo responsabile, e molti altri prodotti per un consumo
più attento all'ambiente, non sono mancate accanto agli stand altre proposte:
laboratori per gli adulti per capire la “decrescita”, imparare a leggere le
etichette, capire il software libero e molto altro ancora, lo spazio per i
più piccoli, curato dalla cooperativa La Coccinella di Trento, la
possibilità di visite guidate per gli studenti e, dulcis in fundo uno spazio
ristoro che ha fornito pasti, spuntini e bevande biologiche, utilizzando
stoviglie e posate lavabili, per ridurre al minimo l'impatto ambientale
della fiera.
|