ITINERARI SOMMERSI
 Le Salinelle
di Paternò e Belpasso

 a cura di Giovanni Carbone


Le Salinelle sono uno straordinario esempio di ambiente estremo; i portentosi effetti terapeutici delle sue acque e fanghi termali, nella cura di alcune patologie reumatiche, sono ancora vivi nella tradizione popolare grazie ai racconti che di questo luogo magico ci fanno i vecchi della zona.

Scavi stratificati presso le Salinelle di San Marco
Nel panorama delle attrazioni naturalistiche che offre il territorio di Paternò, peraltro molte, grazie alla sua invidiabile posizione ai piedi del vulcano Etna, meritano particolare menzione le "Salinelle". Sono, queste, le interessanti manifestazioni di una antica attività eruttiva in una zona di confine tra i territori dei comuni di Paternò e Belpasso.

Le "salinelle" sono in realtà tre: quella di Paternò, quella di S. Biagio e quella del Fiume, disposte a raggiera attorno alla "collinetta di Paternò", un piccolo cono vulcanico ormai spento, un tempo bocca eruttiva fortemente decentrata dell'Etna. Il fenomeno altro non è che l'emissione di acqua calda e fango con un forte contenuto di sali, anidride carbonica, sostanze azotate, metano, acido solfidrico ecc.. La fuoriuscita da spaccature del suolo di queste sostanze è dovuta alla risalita di gas provenienti dalle reazioni di raffreddamento del magma in profondità; questi gas, nel loro percorso, spingono verso l'alto le acque delle falde del sottosuolo della zona le quali, a loro volta, trascinano, nella loro ascesa, il materiale inerte delle rocce che incontrano. In particolare le

Salinelle
acque sono ricche di argilla e sali, formando questi ultimi, un sottile film che ricopre tutta la zona impedendo lo sviluppo di qualsiasi forma vegetale. Alcuni cespugli di piante adattate a questi ambienti estremi si possono trovare ai margini dell'area. Il fenomeno della riemersione di acqua e fango è abbastanza variabile così come l'aspetto delle Salinelle. In estate la zona si presenta brulla con alcune pozze sparse nell'area; in inverno, invece, le pozze diventano molto più numerose anche perché l'acqua che fuoriesce dal suolo va ad aggiungersi a quella piovana. Ma la variabilità dell'aspetto dell'area è spesso dovuta ad eccessi parossistici dell'attività di espulsione dell'acqua dal suolo che può raggiungere livelli un tempo estremamente dannosi per i terreni agricoli della zona tanto che, a più riprese, in epoche abbastanza recenti, è stato necessario provvedere ad arginare la zona. Le Salinelle rappresentano per le genti del luogo un importante crocevia di ricordi, dovuti all'antico sfruttamento dell'argilla di cui erano ricche le acque della zona e legati all' utilizzo dei fanghi a scopi medicamentosi (per curare sia gli animali che l'uomo, per combattere soprattutto patologie di origine reumatica) Visitare le Salinelle di Paternò, le più grandi e suggestive, è abbastanza semplice: Giungendo a Paternò da Catania, occorre dirigersi verso il campo di calcio detto appunto delle "Salinelle".

Giunti in prossimità dell'impianto sportivo si può lasciare l'auto e proseguire a piedi visitando l'ampia zona in cui giacciono le "Salinelle" non trascurando di attenzionare, nella stessa zona, l'Acqua Grassa e i Mulini, nei pressi della Sorgente Monafria.