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I genovesi preparano col basilico il loro famoso pesto. Essiccato, conserva tutte le sue proprietà perciò è utilizzabile anche in inverno. Contiene un olio essenziale composto, fra l'altro, anche di canfora. E' eccitante, tonico e stimolante. Già Plinio lo raccomandava agli epilettici. Oltre al basilico comune viene coltivato, soprattutto in Sicilia, il basilico a grandi foglie lunghe dai 2 ai 5 cm, dall'odore ancora più soave. L'aroma delicato di dragoncello, che sa anche di limone, è dovuto ad un'essenza ricca di estragolo: tale essenza è presente infatti anche nel dragoncello sotto forma di eugenolo, principale costituente dell'essenza di garofano o, talvolta, di timolo presente nel timo. Il suo decotto è utile contro le dispepsie, l'alitosi, le insonnie, la debolezza nervosa, la digestione lenta e le malattie di petto, inoltre arresta la caduta dei capelli. Il suo olio essenziale si usa per le frizioni. La tisana, che si ottiene con un pizzico di basilico in una tazza d'acqua bollente, è consigliata, per fare degli sciacqui, a chi soffre di afta della bocca. Il basilico può anche essere usato in polvere per curarsi dai cosiddetti raffreddori "di testa" e, inoltre, essere usato come aromatizzante per l'acqua in cui si fa il bagno.
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