Nella ricerca delle vicende storiche di Itala non è stato possibile reperire, per quanto concerne le origini, elementi certi e storicamente attendibili; qualche notizia ci da modo di ricomporre, come in un mosaico, una storia del paese che dai Siculi all'Unità d'Italia si incastra nella generale storia della Sicilia passando dallo splendore greco-romano prima arabo-normanno poi, fino ad arrivare alla decadenza borbonica. Il centro, insediato ancor prima dell' occupazione normanna, probabilmente in seguito all' esplosione demografica tra il 1548 e il 1662 (quando gli abitanti passarono da 145 a 1662 ) ha distribuito il proprio sito sulle pendici del Monte Scuderi in tre quartieri oltre al nucleo originale di Itala: Borgo, Mannello e Quartarello, separati l'uno dall' altro dalle Fiumare Franco e Mucari che confluiscono nella fiumara d' Itala. li paese possiede ben dodici Chiese e due Monasteri e, perla fra tutte, la più preziosa è la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo con annesso Monastero Basiliano. Costruita nel 1093 dal Conte Ruggero nel posto dove la tradizione locale dice che sia avvenuta la battaglia tra Arabi e Normanni, riuscita vittoriosa per questi ultimi, è splendida per fattura e ubicazione topologica. La costruzione della Chiesa venne effettuata da maestranze locali, le quali per l'esecuzione materiale si servirono anche degli artigiani arabi. La copertura è a tetto, ma il suo profilo esterno è rialzato in corrispondenza dell' altare mediante una struttura torreggiante coronata da una cupola emisferica. La cupola è impostata su un tamburo molto alto che all'esterno appare inglobato in due dadi sovrapposti, squadrati come semplici solidi geometrici. Va rilevato che, dall' interno, solo nelle immediate vicinanze dell' altare si percepisce l'esistenza della cupola librata molto in alto sul pavimento; essa invece non è avvertita ponendosi tra le navette, prova che l'apparecchiatura della torre cupolata è predisposta, si direbbe esclusivamente, per la vista esterna della Chiesa. La facciata è animata da una policromia di mattoni, ora minuti, ora molto grandi, a contrasto con blocchetti di pietra naturale di vario colore; il parametro è movimentato da arcature a uno o più incassi. Ancora più ricchi e scanditi verticalmente sono i fianchi delle navate laterali, dove l' intreccio degli archi si complica geometricamente in forme tribolate. L'interno,a pianta basilicale a tre navate, presenta il transetto rialzato rispetto all' aula e triabsidato, sul transetto, in asse con la navata centrale, si alza la cupola retta da un tamburo a sezione quadrata, aperto da quattro finestre ogivali, una per lato. Alcuni frammenti rinvenuti, facenti probabilmente parte di una tomba, lasciano supporre che all' interno della Chiesa, o quantomeno nelle sue vicinanze, dovessero esserci altri monumenti dello stesso genere. Quel che è ancora oggi visibile raffigura un combattimento tra un guerriero normanno, riconosciuto dall' armatura a maglie fitte e due arabi anch' essi con l'armatura però a maglie più larghe, che rimasto da solo si difende eroicamente dai suoi assalitori.
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