Militello val di Catania i tesori di Maria Militello in Val di Catania è uno dei centri artistici e culturali più importanti della provincia etnea, offre al visitatore un interessante patrimonio artistico e monumentale. Conosciuto per le sue numerose chiese e i suoi pregevoli palazzi, espressione del gusto barocco tipico della ricostruzione del Val di Noto a seguito del terremoto dei 1693, Militello non cessa di stupirci per i suoi tesori nascosti, segno di una cultura che racchiude in sè millenni di storia, arte, fede e tradizioni. Uno di questi tesori è il simulacro della Vergine che rimane celato in una nicchia chiusa da due porte che vengono aperte solo in un breve periodo dell'anno, dal 7 al 16 settembre. Per il resto dell'anno l'effige della Madonna rimane esclusa allo sguardo e alla venerazione dei fedeli che si ritrovano dinanzi a due fredde lastre di marmo e sono costretti a pregare davanti a una porta perennemente chiusa. Il 1994 è per il Santuario un anno molto importante, perchè cadono diversi anniversari che seguono i momenti più significativi della sua storia. Cadono un novecentesimo, un quarantesimo, un venticinquesimo e un decimo anniversario. li novecentesimo celebra la ricostruzione del tempio dellaVergine, distrutto dagli arabi da parte del conte Ruggero nel 1904. Il quarantesimo ricorda il 1954 quando, in occasione del primo anno mariano indetto da Papa Pio XII, la Madonna della Stella fu solennemente incoronata dal Capitolo Vaticano per mano del vescovo di Caltagirone Mons. Pietro Capizzi. Nel 1969 invece, la basilica di S.Maria della Stella con decreto di S.E. Mons. Carmelo Canzonieri, vescovo di Caltagirone, di convenuto con la Santa Sede, fu dichiarata Santuario Mariano. Ed ancora il 16 settembre 1984, la città di Militello in Vai di Catania fu ufficialmente affidata alla Madonna della Stella dal già vescovo di Caltagirone ed oggi arcivescovo metropolita dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria e Bova S.E. Rev.ma Mons. Vittorio Mandello. In occasione di questi quattro i mportantissimi anniversari, la Commissione liturgica del Santuario ha promosso una iniziativa di ampio respiro non solo da un punto di vista religioso ma anche culturale. Il Santuario di Maria SS. della Stella presenta una storia antichissima e custodisce al suo interno pregevolissime opere d'arte quali, ad esempio, la pala in ceramica invetriata della "Natività" di Andrea della Robbia, i sarcofagi gotici dei Barresi signori di Militello, il ritratto di Pietro Speciale vicerè di Sicilia di Francesco Laurana, lapidi e sculture del'500, e ancora sculture, pale e tele del'600 e del'700 che lo rendono importantissima testimonianza per la storia dell'arte. Nessun visitatore ha mai però visto il simulacro della Madonna della Stella un capolavoro in legno policromo e canapa del 1618, con la testa del'500 (appartenente alla prima statua della Madonna, distrutta da un incendio nel 1618), è una immagine che rapisce, incanta il devoto come anche il turista indifferente. L'effige rappresenta la Regina della Stella seduta in cattedra con il divin Bambino sul braccio sinistro e con il destro regge una verga con sulla sommità una stella radiosa a otto punte, simbolo dell'eterna luce di Cristo. Il corpo della Vergine è rivestito di un manto trapunto di stelle ed è leggermente chinato in avanti, con viso dolcissimo, quasi a voler significare la benevola disponibilità di Maria a venire incontro ai suoi figli. Il trono è molto singolare per la presenza nei piedi di figure di cariatidi alate col capo chino, immagini paganeggianti che simboleggiano il passaggio dall'antichità pagana alla fede in Cristo, mediante Maria che ha portato a noi all' umanità caduta la luce della verità di Cristo (la Stella). La Commissione liturgica del Santuario ha intrapreso un'iniziativa che intende conciliare questa eccezzionale commistione d'arte e fede di cui il Santuario è depositario, sarà infatti svelata la mirabile effige della Madonna della Stella che rimarrà sempre esposta, da maggio in poi, nella sua cappella, divenendo punto di riferimento religioso e artistico per il turista. L'attuale Santuario in cui è venerata la miracolosa immagine della Madonna della Stella è stato costruito nel 1722, è sito in una ampissima piazza nel centro storico, punto di raccordo delle monumentali via Umberto e via Porte della Terra, costeggiata da numerosi palazzi barocchi con mensole e mascheroni e da interessanti chiese di gusto settecentesco. Il prospetto della chiesa ripercorre nel suo schema quello di chiesa a volume retto, caratterizzato da grandi volte di raccordo, timpano conclusivo e decorazioni vistose, che fanno la originalità e la fantasia delle realizzazioni barocche della Val di Noto. Molto interessante è la originale soluzione adottata dagli archivi del tempo per l'imponente Torre campanaria, facente parte e fiancheggiante la facciata, ma avanzata rispetto ad essa, il che è una novità per la Sicilia. La torre segna il punto di arrivo della principale via Umberto, creando, essendo circondata da sontuosi palazzi cinquecenteschi e barocchi e da chiese, uno straordinario effetto scenografico e prospettico tra i più suggestivi della Sicilia, insieme a Noto, Ragusa, Catania. L'antica basilica di cui gli attuali resti sono del'500, si trova più a valle rispetto alla nuova costruzione della chiesa di S. Maria e costituisce anch'essa uno scrigno di inestimabile valore artistico. Sono rimaste intatte la facciate e la navata di destra, finalmente dopo un lungo restauro l'antica chiesa è ritornata al suo antico splendore ed è ora visibile ai visitatori. La facciata presenta un portale in stile tardo-gotico arricchito di sculture e bassorilievi policromi, sormantato da un protiro sostenuto da quattro leoni di pietra stilofori. All'intemo rimangono i baldacchini in pietra, preziosamente intagliata, che costituiscono le comici degli altari del'500 e del'600 con paliotti risalenti però ad una fase precedente bassomedievale. La storia del Santuario affonda le sue radici alle origini del Cristianesimo in Sicilia. Nel III sec. d.C. fu realizzata dagli abitanti dell"oppidum" di Militello, per potere celebrare i riti cristiani durante le persecuzioni, una cripta nella roccia e fu dedicata allo Spirito Santo. (Questo ipogeo paleocristiano che presenta un altare monolitico scolpito nella viva roccia ed intagli e simboli sacri di età tardoantica è rimasto intatto nei secoli ed è ora finalmente visitabile dal pubblico). Con l'editto di Costantino dei 313 e la libertà di culto per i cristiani, fu costruita a Militelo, accanto alla cripta, la prima basilica pubblica che fu dedicata alla Vergine Maria, surrogando l'antica chiesa dello Spirito Santo. La basilica di S.Maria fu la prima chiesa di Militello. Con l'invasione degli arabi nell'827 la chiesa di S. Maria fu rasa al suolo e l'antica cripta dello Spirito Santo fu riadattata a moschea. Dopo aver associato gli arabi nel 1091 il gran conte Ruggero d'Altavilla della dinastia normanna riedificò il tempio e lo dotò di una rendita. Al 1115 risale un diploma del figlio, il re Ruggero, in cui viene designato un nuovo rettore della chiesa di S. Maria che già aveva assunto il Titolo "della Stella"; il curato era Bertrando da Noto. La chiesa di età normanna fu ulteriormente ingrandita nel XV sec. da Blasco Il Barresi barone di Militello (il suo splendido sarcofago gotico è conservato ed è visibile nella nuova chiesa di S. Maria) che fece costruire anche un altissimo campanile con cuspide piramidale. Nel 1806 furono ultimati il portale e il portico. In questa chiesa si venerava la prodigiosa statua della Madonna della Stella e a lei in ogni occasione ricorreva tutto il popolo per riceverne grazie e miracoli. Nel 1618 la chiesa fu devastata da un terribile incendio (di origine dolosa) che distrusse il simulacro preservandone solo la testa che fu innestata nella nuova statua ricostruita nello stesso anno. La chiesa fu rifatta qualche anno dopo ed arricchita di notevoli opere d'arte ma con il terremoto del 1693 non ne rimasero che la facciata e la navata di destra che attualmente sivedono. La nuova chiesa fu ricostruita più a monte nel 1722 e qui furono portate tutte le antiche opere d'arte, tra cui anche un polittico quattrocentesco raffigurante S.Pietro di scuola antonelliana. Il principe di Butera nel 1755 decise che il simulacro dovesse essere svelato solo una volta all'anno, per evitare i disordini dell'eccessivo afflusso di fedeli. Nel 1788, per vicende di tempi, fu soppressala parrocchia del governo borbonico e la chiesa rimase ufficialmente chiesa fino al 1875, quando, con il nuovo Regno d'Italia ne fu decisa la riapertura Papa Pio X nel 1905, finalmente dopo 117 anni nominava il nuovo parroco dopo la ripristinazione. Nel 1969 la basilica di S.Maria veniva dichiarata Santuario Mariano e infine nel 1984 la città di Militello fu ufficialmente affidata alla Vergine della Stella. |