Una mostra tra arte minore e creatività religiosa
Nel l'intenzione dei due autori l'indagine voleva essere finalizzata alla riscoperta di un patrimonio culturale, storico, religioso, considerato "minore", avente anche valore di documento volto al recupero di un'importante memoria storica; man mano che procedeva il lavoro di indagine, la ricerca assumeva un valore diverso, di testimonianza di fede da parte degli uomini oltre che in Dio o nei Santi, nella Giustizia o nei valori dell'uomo. Molte di queste edicole si trovano addossate sui muri di case private,altre fuori dalle mura di cinta o all'interno di esse e sono sorte per motivi diversi:a scopo sicuramente protettivo verso la casa e la famiglia, quelle site sulla cortina muraria (130 circa) e dedicate ai Santi o alla Sacra Famiglia; invece quelle poste all'interno delle mura di cinta dovevano proteggere, probabilmente, la Città (le edicole di Porta Erculea, Porta Palermo, Porta Euracea, Porta Marina,Porta Pescheria, Porta Artese, Porta Girgenti, Porta Caccamo) e sono quasi tutte dedicate alla Vergine al cui culto erano spesso legate alcune corporazioni. Quasi tutte sono databili dal '500 in poi, in quanto in quell' epoca furono ricostruite e ristrutturate, in buona parte, le Mura di cinta per fortificare maggiormente la città. Difatti l'edicola di cui si è certi sulla data (perché ce lo attestano diverse fonti) é quella della Madonna della Consolazione, che risale al 1533 ed era sita all'esterno della casa di Cosmo D'Agra che si trovava in Piazza Botteghelle. Egli era di professione speziale e particolarmente devoto alla Vergine. In seguito ad un evento miracoloso accaduto al figlio di una certa Domenica Rossa (Rocco Cusimano, illustre ecclesiastico, riferisce in una sua trattazione che la donna, disperata per la malattia del figlio, dopo tanti rimedi pensò di ungerlo con l'olio della lampada della Madonna, dopo alcuni anni, il figlioletto un giorno saltò in piedi dal letto) l'edicola fu spostata.
Il riferimento alla giustizia divina che trionfa sulla menzogna umana, potrebbe riguardare un fatto di ingiustizia che avrebbe coinvolto la famiglia proprietaria dell'edicola o la fede ebraica degli stessi. Nello stesso reticolo urbano si trova un'edicola sita in via Galera, traversa della via dei Bagni, che presenta un'immagine scolpita su pietra raffigurante la Madonna con il Bambino ed accanto un'imbarcazione a remi. Possiamo ipotizzare, dunque, che anche questa edicola, di incerta datazione (si potrebbe datare tra il XVIII ed il XVII sec. per lo stile della iconografia mariana), sia legata alla attività marinara molto fiorente a Termini per la presenza di alcune tonnare. Potrebbe trattarsi, forse, di un ex voto per ringraziare la Vergine di una grazia ricevuta e involare protezione per gli uomini di mare.
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