Cucurbita Citrullus, così la chiamavano gli antichi Romani. Oggi il suo nome evoca storia, cultura e tradizioni della civiltà rurale contadina. l'anguria è un prodotto tipico del trapanese, avviato ad ottenere un significativo riconoscimento: il marchio di qualità. Per questo si batte da tempo la sezione operativa dell'ESA, l'Ente di Sviluppo Agricolo di Marsala e Petrosino, una zona con grande produzione di angurie. Alcuni nomi sembrano quelli delle star di Hollywood: Crimson Sweet, Colorado, Crisbi, Vanity, Royal Star. Una decina di varietà che cambiano tra loro per la forma (ovale, sferica, allungata), il colore chiaro o scuro, il sistema di coltivazione. L'anguria, sulla fascia costiera e nell'entroterra, è comunque una grande realtà, oggi più che mai. Un centinaio di produttori - tra Marsala, Petrosino e Mazara, area in cui questa coltura trova condizioni ambientali particolarmente favorevoli - impegnano 200 ettari di terreni irrigui per produrre ogni anno parecchie tonnellate di angurie: un quantitativo lordo per un valore di un milione e mezzo di euro (quasi 3 miliardi delle vecchie lire). "Un tocco di qualità e un'appetibilità sui mercati non indifferente", dicono gli esperti. Merito del clima temperato caldo, non eccessivamente umido (tipo mediterraneo); un'escursione termica ottimale tra il giorno e la notte; un'elevata intensità di luce. In più terre rosse che tendono all'argilloso sabbioso, dotate di buona fertilità. Tre i tipi di coltura: forzata (in tunnel), semi forzata e di pieno campo. Quest'ultima, meno diffusa, fa maturare le angurie a luglio e agosto. Proprio d'estate si avvia la corsa ai mercati con la vendita che avviene ancora oggi a blocco a grossisti locali o di altre provincie. "Un limite che frena la commercializzazione e riduce i margini di redditività - puntualizza Gaspare Bonono, responsabile dell'ESA - da qui il nostro impegno per dare all'anguria il ruolo di prodotto leader dell'economia locale, meritevole di altre fortune". In pratica, è sul tappeto la politica di marketing, il programma di valorizzazione dell'anguria prodotta nella fascia costiera trapanese. il primo di interventi elaborato dall'ESA, che l'Amministrazione comunale di Petrosino condivide in toto, prevede la "realizzazione di un disciplinare di produzione integrata e attribuzione di un marchio qualità". Un percorso di cui la "Giornata" del 7 luglio ha costituito una tappa importante."Per quelle successive - chiarisce il sindaco Giacomo Licari - ci stiamo attrezzando. Vogliamo ottimizzare le risorse del territorio, mettere insieme gli sforzi dei produttori, creare sinergie tra pubblico e privato per dare all'anguria, e più in generale ai prodotti tipici della nostra zona, il futuro che meritano".