UN'AMICA RACCONTA...
L'arcipelago Eoliano:
un regno di pace
di Nunzia Musolino

 


Tra gorgolii sulfurei, accecante lampeggiare di candide pomici, nero stagliarsi di rocce laviche e discreto dischiudersi di accoglienti calette, le Isole Eolie consumano in pigra attesa i mesi che solitari, le separano dalla calca estiva. Stagioni ideali per visitare questo arcipelago, "perla del Tirreno", sono la primavera o l'autunno, meglio l'autunno a parer mio, perchè in quei giorni di attenuati furori canicolari, il mare è ancora caldo, anzi ideale per bagnarvisi. Sette sono le isole dell'Arcipelago Eoliano: Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Certo questi nomi non si possono associare ad una Sicilia sconosciuta e ancor tutta da scoprire, ma è pur vero che Lipari e le sue vulcaniche sorelle offrono aspetti così insoliti e situazioni paesaggistiche talmente originali da meritare non una distratta visita vacanziera, tutta sole e mare, ma accurati sopralluoghi e lunghe e istruttive passeggiate. Solamente lontano dagli schiamazzi ferragostani si può assaporare la solitaria bellezza di queste isole che il vento di Maestrale batte continuamente, ed apprezzare così il profumo del timo e del rosmarino, e il confuso esplodere, tra le rocce scheggiate, del mirto, dell'erica e delle ginestre. In primavera e in autunno diamo anche un'occhiata attenta al cielo: transitano su queste isole, migranti, cormorani e pellicani, aironi e gru, fenicotteri e cigni. Qui, in questa natura e tra questi scogli, si consuma il mito omerico e si vive poi della sua poesia.

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