CUCINA
Per non
sentirsi più soli

 di Mario Becchio



Chi di noi non ha avuto un periodo di depressione? La fine di un grande amore, il tradimento di un amico, una batosta della squadra del cuore, la pioggia durante le vacanze. Quando si ha voglia di soffrire tutto va bene, e se vogliamo reagire (non sempre è così) esistono delle varie contromisure alimentari. Come pronto soccorso d'emergenza può essere utile un cioccolatino (o una scatola).

Qualcuno sconsiglia questo sistema, condizionato da leggende metropolitane che usano in maniera terroristica notizie tendenziose sui brufoli, sull' obesità, sulla dipendenza. Terapia più seria è quella ottenuta dai carboidrati. Se pensate di avere nella sera o nella notte una grossa delusione con relativa crisi di pianto, dovete attrezzarvi prima. Più esattamente dovete far finta di sbagliare il quantitativo di pasta che mettete a cuocere. Bastano trecento grammi di pasta in più, che sarà accantonata, con finto distacco, o dopo la sola scolatura, o ben condita. Al risveglio che vi coglierà con occhi gonfi di pianto ed intensa voglia di morire, metterete in padella due spicchi d'aglio e due cucchiai d'olio.

Quando la padella sarà fumante, levate l'aglio (se prevedete una giornata di relazioni sociali) e mettete la pasta. Quando questa sarà croccante, spegnete il fuoco ed aggiungete un filo d'olio crudo ed una grattatina di formaggio. Se si mangia direttamente nella padella, fa più effetto. Divulgando il sistema, gli psichiatri potrebbero chiudere bottega. Alcuni piatti regionali sono stati "pensati" come antidepressivi. La trippa al sugo, la porchetta, la zuppa di cavolo con puntine di maiale, hanno talvolta potere taumaturgico. Se volete invece un facile piatto di sicuro successo contro le angosce del mondo, leggete il seguito.

Patate rifritte: pelate tre o quattro patate, lavatele dopo la pelatura, e tagliatele come vi pare. Io preferisco fettine sottili o come una matita, ma a voi non importa. Friggetele in poco olio in una padella larga e ben calda. Prima di farle colorire, spegnete il fuoco e mettete le patate quasi fritte su un tovagliolo di carta. Distraetevi un po' come volete, oppure fatevi un piccolo pianto riparatore, sarà uno degli ultimi.

Quando sarà fredda, rimettete la padella sul fuoco, dopo aver scolato l'olio nel lavandino, sostituendolo con una noce di burro. Aspettate come al solito il fumo, e poi mettete a ricuocere le patate, che imbiondiranno con un ottimo profumo. Ricavate al centro della padella uno spazio circolare e mettete a friggere due uova. Salate il tutto solo quando sarà nel piatto, asciugatevi le lacrime, e giuratevi di cambiare vita. A questo punto, aspirare profondamente e mangiare con appetito. E' consentito un buon digestivo.