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Le Salinelle sono uno straordinario esempio di ambiente
estremo; i portentosi effetti terapeutici
delle sue acque e fanghi termali,
nella cura di alcune patologie
reumatiche, sono ancora vivi
nella tradizione popolare grazie ai racconti che di questo luogo magico ci
fanno i vecchi
della zona.
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Scavi stratificati presso le Salinelle di San Marco
Nel
panorama delle attrazioni naturalistiche che offre il territorio di Paternò,
peraltro molte, grazie alla sua invidiabile posizione ai piedi del vulcano
Etna,
meritano particolare menzione le "Salinelle". Sono, queste, le interessanti
manifestazioni di una antica attività eruttiva in una zona di confine tra i
territori dei
comuni di Paternò e Belpasso.
Le "salinelle" sono in realtà tre: quella di Paternò, quella
di S. Biagio e quella del
Fiume, disposte a raggiera attorno alla "collinetta di Paternò", un
piccolo cono vulcanico ormai
spento, un tempo bocca eruttiva fortemente decentrata dell'Etna. Il fenomeno
altro non è che l'emissione di acqua calda e fango con un forte
contenuto di sali, anidride carbonica,
sostanze azotate, metano, acido solfidrico
ecc.. La fuoriuscita da spaccature del suolo di queste sostanze è dovuta
alla risalita
di gas provenienti
dalle reazioni di raffreddamento del magma in profondità;
questi gas, nel
loro percorso, spingono verso l'alto le acque delle falde del
sottosuolo della
zona le quali, a loro volta, trascinano, nella loro ascesa, il materiale
inerte delle
rocce che incontrano. In particolare le
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Salinelle
acque
sono ricche di argilla e sali, formando questi ultimi, un sottile film che ricopre tutta la zona
impedendo lo sviluppo di qualsiasi
forma vegetale. Alcuni cespugli di piante adattate a questi
ambienti estremi si possono trovare ai
margini dell'area. Il fenomeno
della riemersione di acqua e fango è abbastanza variabile così come
l'aspetto delle Salinelle. In estate la zona si presenta brulla con alcune
pozze sparse nell'area; in
inverno, invece, le pozze diventano molto più numerose anche perché
l'acqua che fuoriesce dal suolo va ad
aggiungersi a quella piovana. Ma la variabilità
dell'aspetto dell'area è spesso dovuta ad
eccessi parossistici dell'attività di
espulsione dell'acqua dal suolo che può
raggiungere livelli un tempo estremamente dannosi per i terreni
agricoli della zona tanto che, a più riprese,
in epoche abbastanza recenti, è stato
necessario provvedere ad arginare la zona.
Le Salinelle rappresentano per le genti
del luogo un importante crocevia di ricordi, dovuti all'antico
sfruttamento dell'argilla di cui erano ricche le acque
della zona e legati all' utilizzo dei
fanghi a scopi medicamentosi (per curare sia gli
animali che l'uomo, per combattere soprattutto patologie di origine
reumatica) Visitare le Salinelle
di Paternò, le più grandi e suggestive, è abbastanza semplice:
Giungendo a
Paternò da Catania, occorre dirigersi verso il campo di calcio detto appunto
delle "Salinelle".
Giunti in prossimità dell'impianto sportivo si può lasciare l'auto e
proseguire a
piedi visitando
l'ampia zona in cui giacciono le "Salinelle" non trascurando di
attenzionare,
nella stessa zona, l'Acqua Grassa e i Mulini, nei pressi della
Sorgente Monafria.
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